Alimentazione ayurvedica, consigli dietetici per Vata, Pitta, Kapha
Consigli dietetici per l'equilibrio dei 3 Dosha
Consigli generali per Vatha
Le regole alimentari generali per diminuire Vatha sono:
Consumare cibi caldi, ben cotti e untuosi.
Si dovrebbero fare piccoli pasti 4-5 al giorno e mangiare uno
spuntino mantenendo una pausa di due-tre ore tra un pasto e l’altro.
Per pacificare Vatha è importante mantenere la
regolarità degli orari dei pasti.
Le persone con costituzione dominante Vatha
possono mangiare zuppe, stufati e cibi cotti in padella.
Possono utilizzare più
olio per cucinare e avranno una migliore digestione limitando l’ assunzione di
cibi crudi.
Avena e riso ben cotti fanno bene a Vatha. Si consigliano verdure
cotte.
Occasionalmente, soprattutto in estate, si possono mangiare insalate crude usando un buon
condimento oleoso o cremoso.
I frutti astringenti e secchi, come ad esempio
mirtilli, melograni e mele crude, dovrebbero essere evitati. La frutta dev’
essere sempre mangiata da sola e a stomaco vuoto. Fanno bene a Vatha i frutti dolci, maturi e succosi.
Se la persona Vatha soffre di
dolori articolari o muscolari e/o di rigidità dovrebbe evitare le solanacee: pomodori,
patate, melanzane e peperoni, come pure gli spinaci.
I fagioli son difficili da digerire e
dovrebbero essere consumati in piccole quantità. I legumi devono essere spezzettati e lasciati in ammollo prima della
cottura. Cucinando i legumi con un po' di olio e spezie come curcuma, cumino,
coriandolo, zenzero, aglio e Hingu (assafetida), si possono prevenire i
disturbi Vatha.
Le persone di tipo Vatha possono soddisfare i loro bisogni proteici
con un adeguato consumo di latticini, uova, pollo, tacchino e pesce fresco.
Tutte le noci e i semi sono buoni per Vatha, ma è meglio consumarli
sotto forma di crema o latte vegetale. Dieci mandorle immerse in acqua durante
la notte, eliminando la pelle il mattino seguente, fanno parte di una buona
colazione.
L’ olio di sesamo è adatto a Vatha perché è riscaldante, ma per Vatha
tutti gli oli sono buoni.
I latticini vanno bene mentre il formaggio
a pasta dura dev’ essere mangiato con moderazione.
Le spezie possono essere
consumate ma con moderazione privilegiando curcuma, cumino, finocchio, cannella.
Vatha può bere mezzo bicchiere di vino, diluito con acqua, durante o dopo i
pasti.
Poiché i tipi Vatha sono inclini alle dipendenze, dovrebbero evitare di
consumare zucchero, caffeina e tabacco.
Per armonizzare il dosha Vatha si consigliano tecniche di rilassamento e meditazione.
Linee guida per l’equilibrio di Vatha
Stare al caldo
Stare calmi
Evitare cibi freddi, surgelati o crudi
Proteggersi contro il freddo estremo
Mangiare cibi caldi con spezie dolci
Mantenere una routine regolare
Stare molto a riposo
Consigli dietetici generali per Pitha
Per pacificare Pitha si consiglia di evitare cibi acidi, salati e piccanti.
Il vegetarismo è meglio per le persone Pitha che dovrebbero astenersi dal
consumare carne, uova, alcolici e sale. Per contribuire a raffreddare la loro
naturale aggressività e compulsività, è utile combinare cibi dolci rinfrescanti
con cibi dal sapore amaro. Orzo, riso, avena e frumento sono i cereali adatti
agli individui Pitha. Le verdure dovrebbero costituire una parte considerevole
della dieta, evitando pomodori, rapanelli, peperoncini, aglio e cipolle crude.
In realtà, qualsiasi vegetale troppo acido o caldo aggrava Pitha, mentre la
maggior parte delle altre verdure contribuisce a calmarlo. Il rafano è utile
per depurare il fegato quando Pitha è in equilibrio. Insalate e verdure crude
sono adatte ai tipi Pitha in primavera e in estate come lo sono tutti i frutti
dolci. I frutti acidi dovrebbero essere evitati con l'eccezione del limone
usato con moderazione. Anche i cibi di origine animale, soprattutto pesce e
uova, dovrebbe essere consumati solo con moderazione. Meglio optare per carni
bianche, pollo, tacchino e coniglio. Tutti i legumi, eccetto le lenticchie
rosse e gialle, vanno bene in piccole quantità. I legumi più adatti sono
lenticchie nere, ceci e fagioli mung. La maggior parte di noci e semi sono
troppo oleosi e riscaldando Pitha. Tuttavia la noce di cocco è rinfrescante e i
semi di girasole e di zucca sono ok di tanto in tanto. Piccole quantità di olio
di cocco, d’ oliva e di girasole sono buone anche per Pitha. Caffè, alcool e
tabacco dovrebbero essere completamente eliminate, anche se la birra
occasionalmente può essere rilassante per una persona Pitha. Il tè nero si può
bere di tanto in tanto con un po 'di latte e un pizzico di cardamomo. I
latticini dolci sono buoni: latte, burro non salato, burro chiarificato e
formaggi a pasta molle e non salati. Lo yogurt può essere utilizzato se viene
miscelato con spezie, un po' di zucchero e acqua. Le persone Pitha possono
usare più dolcificanti degli altri due dosha perché il dolce allevia Pitha. Si
raccomanda di evitare le spezie piccanti usando solo cardamomo, cannella,
coriandolo, finocchio e curcuma, piccole quantità di cumino e pepe nero.
Linee guida per l’equilibrio di Pitha
Evitare il caldo eccessivo
Evitare l’ eccesso di olio
Limitare l'assunzione di sale
Mangiare cibi rinfrescanti evitando quelli piccanti
Fare esercizio durante la parte più fresca del giorno
Consigli dietetici
generali per Kapha
Ai tipi Kapha l’Ayurveda suggerisce di privilegiare cibi dal gusto amaro, astringente e piccante. Queste tipologie hanno piuttosto bisogno di alimenti che rivitalizzano la mente mentre in generale devono ridurre la quantità di cibo assunta nell’arco della giornata. Le persone Kapha devono evitare i latticini e i grassi di ogni genere, in particolare i cibi fritti e unti. Non hanno bisogno di consumare molti cibi a base di grano.Per loro è meglio il grano saraceno e il miglio (che hanno proprietà riscaldanti) seguiti da orzo, riso e mais consumati secchi o arrostiti. Tutte le verdure vanno bene per Kapha, le migliori sono quelle a foglia verde e quelle che crescono fuori dalla terra,limitando le radici ed evitando i sapori dolce, amaro e salato. Generalmente le persone Kapha possono mangiare verdure crude, anche se risultano più digeribili le cotture al vapore o saltate in padella.I frutti molto dolci o acidi dovrebbero essere evitati privilegiando invece quelli dal sapore astringente e aspro come mele, albicocche, mirtilli, mango, pesche e pere. Raramente i tipi Kapha hanno bisogno di alimenti di origine animale, quando ne mangiano dovrebbero scegliere una cottura alla griglia, al forno, arrosto, evitando le fritture. Possono mangiare pollo, uova, coniglio, pesce e selvaggina. Poiché i loro corpi non richiedono grandi quantitativi di proteine dovrebbero non mangiare troppi legumi anche se questi ultimi sono migliori rispetto alla carne poiché non contengono grassi. I fagioli neri, i fagioli mung e le lenticchie rosse sono le migliori leguminose. Noci e semi in grande quantità aggravano Kapha come pure un eccesso di olio. Sono ammessi consumi occasionali di semi di girasole e semi di zucca.Oli di mandorla, mais, cartamo e di girasole possono essere usati solo in piccole quantità. Lo stesso vale per il latte e i latticini. In generale i tipi Kapha devono evitare i cibi pesanti, freddi e dal sapore dolce, soprattutto i latticini. Possono sostituirli impiegando per la cottura un po’ di burro chiarificato e consumando latte di capra e derivati. Poiché Kapha deve evitare i dolci, l'unico dolcificante permesso è il miele grezzo, che è riscaldante. Ai Kapha fanno molto bene le spezie, possono utilizzarle tutte, evitando il sale. Zenzero e aglio per loro sono i migliori. Una persona con dominanza Kapha, un dosha che ha poca influenza sugli altri due, può occasionalmente fare uso di stimolanti come caffè e tè. Superalcolici e tabacco sono dannosi per loro e si raccomanda di evitarli. Il vino a dosi ridotte è la scelta migliore.
Linee guida per
l’equilibrio di Kapha
Fare costantemente esercizio fisico Evitare cibi pesanti Mantenersi attivi
Evitare latte e latticini Evitare cibi o bevande ghiacciate Variare la routine
Evitare i grassi, cibi unti e fritti Mangiare leggero, preferire cibi secchi
Non dormire di giorno.
(fonte: Ayurveda, la via vera della guarigione, Dr. Franklin's Panchakarma Institute, Kerala, India)